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Chiusura ingiusta. 3mld a piscine, palestre e società sportive o si muore

22/04/2021 ]

24.10.2020 - Paolo Barelli

"Non si capisce come si sia arrivati a una chiusura irriguardosa e ingiusta, anche tenendo conto degli oltre 200 controlli da parte dei NAS e dei soldi spesi per farli, nei centri natatori e nelle palestre d'Italia che fra l'altro hanno dato dei riscontri positivi nella lotta al contagio. Perché allora fare questi controlli?". Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e deputato di Forza Italia, boccia le misure contenute nell'ultimo Dpcm che stabilisce da domani e fino al 24 novembre la sospensione delle attività di "palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza".

"Il problema vero - prosegue Barelli all'Agenzia Italpress - è l'inconsistenza dei provvedimenti che non sono stati presi negli ultimi 4 mesi per quanto concerne i mezzi pubblici e la scuola, che sono ambiti dove la diffusione del contagio è trasversale alla società italiana. Palestre e piscine hanno speso centinaia di migliaia di euro per adeguarsi alle norme e addirittura superarle, incrementando le disposizioni sul distanziamento e sul limite controllato di utenza".
Il numero uno della Fin si chiede perché "a fronte dei soldi privati spesi dai gestori, che si sono indebitati, lo Stato non ha investito per favorire la didattica a distanza o rafforzare i trasporti per anticipare quello che sarebbe accaduto". "Il mondo dello sport - chiosa Barelli all'Italpress - non può accettare questa censura. Chi paga ora i costi di gestione? Ho già fatto presente al ministro Spadafora e a Palazzo Chigi che lo sport morirà se non mettono a disposizione immediatamente tre miliardi per le piscine e le palestre e le società sportive".....

Comunicato integrale Federnuoto

Il DPCM 24.10.2020

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Comunicato Federnuoto 18/10/2020

"Il governo pare abbia l'intenzione di tenere aperti teatri e cinema oltre a bar e ristoranti: una notizia positiva in quanto sono attività importanti per il Paese. Ma non si capisce perché tra i ministri e i membri del CTS c'è chi invece pretende di chiudere palestre, piscine e gli impianti sportivi in genere, dove, come noto, vengono garantiti con perizia i protocolli anti virus indicati dalle federazioni nazionali e concordati con il ministero competente". Il presidente della Federnuoto e parlamentare di Forza Italia, Paolo Barelli, protesta parlando con l'ANSA contro l'ipotesi che il nuovo Dpcm preveda, tra le misure per arginare la diffusione del covid, la chiusura di piscine e palestre. "Sembra che ci siano ministri più di peso rispetto ad altri che proteggono le categorie di attività di propria competenza a discapito di altre - aggiunge Barelli - se così fosse, e voglio credere non lo sia, sono sicuro che lo sport reagirebbe con forza". "Oltre alla beffa di aver speso ingenti somme per adeguare gli impianti sportivi alle esigenze anti Covid - sottolinea il n.1 del nuoto - se ne aggiungerebbe ora una seconda: farli chiudere impedendo agli atleti e ai cittadini in genere di praticare in sicurezza lo sport. Se il governo vuole imporre il lockdown al Paese lo faccia, ma non mettendo immeritatamente sul libro nero le attività sportive organizzate per lo più da società dilettantistiche nei propri impianti che garantiscono, in piena sicurezza, la salute a tutti i cittadini e non solo ai campioni".
Ieri sera, al TG1, il presidente Barelli aveva affermato ulteriormente l'importanza delle società e associazioni sportive che consentono e garantiscono la pratica sportiva: "Bloccare lo sport italiano è una decisione molto dura - aveva sottolineato - Le 70.000 società sportive permettono di praticare attività motoria e sportiva a milioni di italiani".

Dichiarazioni Presidente Paolo Barelli

Rassegna stampa 17-19 ottobre 2020

 

105 controlli a piscine senza criticità. Barelli: "Contento per serietà di società e gestori":

"Sono contento della serietà delle società sportive e degli operatori che gestiscono le piscine, che dimostrano di rispettare a pieno le regole con professionalità ed estremo riguardo per il benessere degli utenti". Così il presidente della Federnuoto Paolo Barelli dopo che sono stati comunicati i dati relativi ai controlli finora effettuati (105 ispezioni) sugli impianti e "non sono state rilevate criticità".
I controlli sono stati svolti per lo più dai Nas dei Carabinieri presso le piscine di tutto il territorio nazionale e ad oggi "l'esito, verificato dalla Federazione Italiana Nuoto sulla base dei verbali redatti, non ha evidenziato alcun caso di criticità o difformità circa il rispetto delle citate norme vigenti"....

Comunicato Federnuoto

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